Oggi come oggi quello che emerge chiaramente è come la nutrizione sia in grado di influenzare pressoché tutti gli aspetti dell’essere umano. Da un punto di vista pratico, gli aspetti maggiormente emergenti associati a questa scienza sono la genetica, l’epigenetica ed il Microbiota gut-brain axis. Quando si parla di genetica applicata della nutrizione, generalmente si fa riferimento allo studio dei rapporti tra il patrimonio genetico, il genoma, e la variabilità interindividuale nella risposta ai cibi (Nutrigenetica o genetica nutrizionale). Inoltre, si fa riferimento allo studio delle correlazioni tra alimenti e modifiche del DNA (Nutrigenomica o genomica nutrizionale). Con il termine epigenetica ci si riferisce a tratti (modificazioni epigenetiche) ereditabili (nel corso di divisioni cellulari e a volte transgenerazionali) che influenzano l’espressione della sequenza del DNA senza alterarla. La Nutriepigenomica si occupa dello studio di come il nostro epigenoma viene ristrutturato dai fattori nutrizionali. Per quanto riguarda il termine gut brain axis è usato per descrivere la comunicazione bidirezionale tra Sistema Nervoso Centrale e organi intestinali. Nel 1880, venne introdotto in termini di regolazione periferica di emozioni dagli scienziati William James and Carl Lange. La scoperta del fatto che la varietà della composizione microbica nel nostro organismo è associata con alterazioni nel comportamento e nella cognizione ha contribuito significativamente a stabilire il ‘microbiota–gut–brain axis’ come estensione del ben accettato concetto del ‘gut–brain axis’, dove per microbiota si intende la somma di tutti i microrganismi associati con un dato ospite. Ad oggi, si può affermare che il microbiota–gut–brain axis risulta associato all’epigenetica stessa (Stilling R.M., et al., 2014).
BIBLIOGRAFIA
Stilling M., Dinan T.G., Cryan J.F. (2014). Microbial genes, brain & behaviour – epigenetic regulation of the gut–brain axis. Genes, Brain and Behavior 13: 69–86.